Il (Happy) New year

venerdì, gennaio 01, 2010 - Pubblicato da Dan Angelo alle 13:07



Notte di auguri urlati, di festeggiamenti frizzanti e di botti accecanti. Case che diventano giostre e giostre che diventano case. E' una danza, è un volteggiare di bottiglie, di bicchieri e di cotechini. E i primi a festeggiare sono gli orologi che ridono dei loro padroni perché danno inizio alla baldoria, quando gli altri sono ancora intenti a fare quel determinante conto alla rovescia. E secondo a festeggiare è quel fatidico zero che diventa grande: 2010. Tappi che hanno voglia di volare e bollicine di spumante tirate in alto a saltellare tra colpi di bicchiere. Musica e corpi che diventano elastici. Pioggia dispettosa e scope ballerine. Pazzia e follia, diciamo un pizzico di alcool. Corpi elastici che diventano traballanti, piccoli topi cercati dalle chiamate dei gatti più lucidi e lungimiranti, o forse solamente fisicamente più resistenti. Faccine sulle magliette che ammiccano e si fanno desiderare, per gli altri non rimane che rosicare. Mamme che non dormono per la felicità dei gestori telefonici e per parlare con i vecchi alunni! Porte chiuse, porte aperte e perché no anche luci spente. Risate, delirio da c.i.m. e dai su, anche dolcezze. Scozzesi travestiti da svedesi che scavalcano cancelli, oltre che campioni di tiratori di rosmarini e di occupanti di case. Poi coperte, stanchezza, occhi che si abbassano. E c'è chi russa, chi sbatte la testa, chi muove il piede come un metronomo e chi non dorme per le strade. Ma insomma: il primo giorno dell'anno.

Oh che palle, la sveglia.