Il ciclone

venerdì, gennaio 01, 2010 - Pubblicato da Dan Angelo alle 22:03


"Vorrei sapere, quanto è grande il verde come è bello il mare, quanto dura una stanza è troppo tempo che guardo il sole, mi ha fatto male" Oceano - Fabrizio De Andrè


E' buffo, cosa non lo è? Quando ci si ritrova a stare insieme con un'altra persona. E nelle migliori delle ipotesi, la persona che comincia a condividere qualcosa con un'altra, non comprende bene cosa sta succedendo attorno a se. E' tutto come un ciclone e ti ritrovi nel suo occhio, dove tutto è calmo e stabile. Se si riesce a rendersi conto tutto ciò e di riuscire a viverlo, insomma è alquanto emozionante quanto incredibilmente indescrivibile. Tuttavia, più meravigliosa è la sensazione di potersi dire disarmati e continuamente sorpresi da tutto ciò. Sorpresi dall'inaspettato, sorpresi da una trottola di sfumature che ti colorano dentro. Sono brividi, sono attimi. E' calore senza senso che ti attraversa e sei immerso. E forse per la troppa emozione, ci si sente sbigottiti nel ritrovarsi in due nello stesso vortice.  Voler fermare la fotografia di quel momento, per poter godere e ammirare di quelle sfumature galleggianti nel vento.

Ma il ciclone per la sua strada se ne va, lo segui?
Ti culli o ti fai ingoiare.