Ne vale la pena?

domenica, gennaio 10, 2010 - Pubblicato da Dan Angelo alle 09:00


"Io sono come tutti gli altri: vedo il mondo come vorrei che andasse, e non come va veramente."

Si è così. E arriva il momento in cui ci scontriamo con la realtà, e non è la realtà come la immaginiamo, ma spesso e volentieri è peggio. E ci meravigliamo, rabbrividiamo, ci schifiamo. Ci deludiamo. Basta alzare gli occhi, o semplicemente aprire un giornale, guardare la TV o semplicemente tramite internet e notare come ogni giorno ci bombardano con un interminabile necrologio. E vediamo omicidi, rapine, truffe, guerre. Sembrano fatti così lontani, ma poi ci giriamo e le vedi presenti nella società nella quale vivi. Tu sei una persona con ideali forti, ai quali credi fortemente e che secondo te sono giusti. E ad un tratto ti guardi attorno e ti rendi conto che per quanto siano giusti e forti le cose in cui credi, c'è ignoranza, c'è menefreghismo, non c'è più interesse se non peggio. Noti un mondo “moderno” sconvolto e provi un dannatissimo disagio derivato dalla carenza di valori in una società che cominci a detestare sempre più. E di conseguenza rimani allibito come i tuoi valori morali sembrano evaporare come neve al sole. E ti arrabbi, e ti incazzi, perché arrivi alla consapevolezza che va tutto uno schifo, che non deve andare così, ma soprattutto perché la stragrande maggioranza delle persone non la pensa come te, anzi non pensa proprio. E ti blocchi. Perso. Incazzato. Perché questa è la nostra realtà. E ti chiedi, ma per cosa, ma per chi dai tanta importanza alle tue idee e perché lo fai. E allora stai sbagliando? Ti senti così stravolto, da arrenderti? Eh no. Hai visto lo schifo. Stringi i pugni e tieni duro. Bene conosci la realtà dei fatti, e la accetti benissimo com'è. Ma ora la cambi. E non arrabbiandoti, e non imponendoti perché sei cosciente della correttezza delle cose in cui credi. Semplicemente, hai delle persone davanti a te che devi aiutarle a informarsi, a pensare e a comprendere. Non sei superiore perchè hai un pensiero più elaborato e forte, spesso il problema non è sempre loro, ma perché non gli è stato mai permesso o non sono mai stati stimolati ad avere un certo pensiero. E allora li coinvolgi te in prima persona, sai che ti dovrai sbracciare di più per loro, ma sai che lo fai soprattutto per te stesso. Ed è stupido dire che è difficile. Tutto è difficile. Ma nulla è scontato. Così ci si mette più impegno. Vuoi trasmettere e far comprendere le tue idee, e allora le ripeterai fino allo sfinimento finché ci sarà qualcuno disposto a sentire. Forse sei un po idealista, un po utopico. Ma finché hai i concetti giusti in cui credi davvero, puoi fare davvero tante cose. E sarai parte della più piccola minoranza ma se vedi qualcuno che ti fa delle domande, vuole sapere, vuole capire, vuole pensare, altro che tutto da buttare all'aria. Niente ti fa più paura della verità, ma allora non c'è altra cosa di maggior valore nell'affrontarla e volerla cambiare. Ne vale la pena?


Dovresti sapere la risposta, non credi?