Filo spinato

martedì, aprile 19, 2011 - Pubblicato da Dan Angelo alle 17:10

"Libertà l'ho vista dormire nei campi coltivati a cielo e denaro, a cielo ed amore, protetta da un filo spinato." Il suonatore Jones, Fabrizio De Andrè


Ferro, ferro ovunque. Ferro era la panchina, ferro erano i pali della luce, ferro erano le transenne, ferro erano le sbarre delle porte e ferro erano le recinzioni. Vicino, ma lontano era quel verde albero al di là dei confini. Fortuna c'è il sole che baciava me e anche l'albero, lui non si degnava di negarsi a nessuno, lui. Ma crudeli erano le nuvole feconde di pioggia che si mettevano fra me e il calore dei raggi. Bastava poco per rendere grigio tutto, grigio più che mai diventava il cupo asfalto specchio dell'intristito stato d'animo. Anime perse nel limbo del giudizio tra telecamere sull'attenti, in attesa di compiacere la divina istituzione per ottenere quel briciolo di libertà.
E' obbligo chiedere il permesso per toccare quell'albero al di là.

Il filo dell'apparenza

giovedì, aprile 07, 2011 - Pubblicato da Dan Angelo alle 23:38

Esco fuori dal tunnel del divertimento.
Apparenze appaganti, da sentimenti
tirati fuori dal corpo esplicati
per marchiare
profondità segnate sulla sabbia.

Superfici fragili come cristallo trasparente.

Anime legggere dallo scheletro inesistente,
sorrisi lucenti di nera carta e metallo sporco
lontani dalle soleggiate mete delle verdi colline.