Premesse per un un nuovo anno

giovedì, dicembre 31, 2009 - Pubblicato da Dan Angelo alle 20:00


Panta Rei. E così un altro anno passa, l'ennesimo. Ma come ogni anno, il 2009 ha avuto le sua particolarità. Per me, un anno semplicemente fantastico. Sconvolgente, assurdo! Ma bello, bellissimo nel bene e nel male. E ora se ne va, con la solita speranza che quello dopo sia migliore.


"Era una tiepida giornata di settembre, la frizzante aria era mitigata dal calore dei raggi del sole. Io lì seduto sopra su un ponte, distratto ad osservare il fiume, il cielo e il paesaggio che si mostra nella sua bellezza. Pensavo, riflettevo un po. Non so a cosa in particolare... forse sulla vita, sul tempo... ogni giorno noi tutti corriamo per inseguire qualcosa o più semplicemente per vivere la nostra vita, tuttavia certe volte sento la necessità di fermarmi un attimo e pensare. Si e' vero, forse pensare troppo fa male, non sarebbe meglio lasciarsi trasinare alla vita come una foglia caduta che si lascia trascinare dalle acque del fiume? Per me non e' cosi. Voglio essere uno scoglio, che combatte la corrente del fiume e non si fa portar via dalle sue acque, però come scoglio con il tempo l'acqua mi erode come la vita piano piano ci logora cercando sempre di sfidarci e batterci. Ma vale la pena battersi? Si, vale la pena rispondo io. Anche se spesso ci pone muraglie insuperabili, dobbiamo lottare perchè la vita ci da solo una possibilità e alla fine può offrirci anche tanti momenti intensi che non potremmo mai cancellare. Ecco cosa è importante, costruire tanti bei ricordi, ricordi che ci sussurrano sempre che la vita può essere bella."


E con tutti i buoni propositi possibili, che sia un anno migliore per questo Mondo.


Modello semplicistico della guerra

Pubblicato da Dan Angelo alle 19:21



Ci sono due persone A e B.

Stato inziale: entrambi hanno 10 caramelle.


A. **********

B. **********


A per una qualsiasi ragione attacca B prendendole o buttandole 2 caramelle.

A.**********
B.********

B per difendersi contrattacca A buttandole 4 caramelle.

A. ******
B. ********

Inizia cosi uno stato di ostilità a danno di entrambe.
Stato finale: 1. con la distruzione di tutte le caramelle o 2. a uno stato di stallo di entrambe mantenendo alcune caramelle.

1:
A. _
B. _

2:
A.****
B.**


Nel secondo caso si potrebbe dire che A ha avuto la meglio.
Ma confrontiamolo lo stato iniziale con entrambi gli stati finali.
Lo stato finale è comparabile con lo stato iniziale?
No. Inizialmente entrambe le persone potevano vantarsi di più caramelle.
Cosa ha giovato tutto ciò?
A nulla. Anche se nel secondo stato finale la persona A poteva avvalersi della superiorià nei confronti di B, a quale prezzo?
La persona A alla conclusione è rimasta con 4 caramelle dalle 10 iniziali.  


L'ipocrisia della Guerra.

Mufloni, formiche e formichieri.

Pubblicato da Dan Angelo alle 05:26
C'era una volta una formica che dormiva soavemente su foglie d'autunno cadute da un grande castagno. All'improvviso tuonò e iniziò un temporale che obbligò tutti a ripararsi sotto un muflone, che odorava di primula tra tulipani alti fino a dove la gente non poteva neache minimamente immaginare. Nonostante ciò arrivò la notte e la formica, sbalordita che non si sapeva dare tregua dal pettinare le scaltrissime antenne, se fosse stata colpita maldestramente da un ramo sottile del ciliegio, sarebbe rotolata giu dalla foglia che era in poco tempo era diventata secca. Allora gridò inveendo contro il formichiere, che ruggiva tirando le antenne del malcapitato grillo parlante blastante che schiacciava il mento del più grande, ma innocuo pitone, il quale serpeggiava maliziosamente tra ciglia di volpe. Ad un certo punto tutto scomparve, in fondo quello non poteva essere altro che un sogno di un fattone.

Linee

Pubblicato da Dan Angelo alle 05:20


Qualcosa stava cambiando.
Nell'immortale scorrere delle stagioni chissà quanti bambini nascevano, chissà quante genti morivano, chissà quante persone vivevano. Esseri meravigliosi e strani gli esseri umani. Nella semplicità della vita vagavano nel mondo nella loro assurda complessità. Straordinariamente e orribilmente avanzati.
Nascere. Vivere. Morire.
Pantenza. Viaggio. Arrivo.
Il paradosso è evidente. La partenza avviene inconsciamente, il viaggio è una totale incognita e, solitamente, l'arrivo significa paura.
Il mondo è il vasto scenario dove innumerevoli percorsi si scontrano, si dividono, più lentamente, più velocemente, parallelamente, in senso contrario.
Infinite sono lo mani che, tenendo in mano diverse matite, tracciano la propria linea. Anche Nicholas tracciava la sua. Era un momento molto particolare della sua vita.
La sua linea dritta come un diaframma piatto stava pian piano riprendendo vita, ricominciava a battere. La punta della sua matita aveva sofferto, levigata dalla lama del temperino. Era una punta particolare estremamente morbida, sensibile.
-Il fatto è che io vivo troppo le mie emozioni- disse il ragazzo.
Nicholas splendeva. Nicholas si spegneva. Nicholas era una luce di natale.
Buffo.
Si sentiva vicino a qualcosa. Che stupido. Chiudeva gli occhi. Sorrideva. In quel luogo quando la luna brillava, non c'era bisogno del sole.

Particella

Pubblicato da Dan Angelo alle 04:34

 
Come una piccola particella. Essere terra, acqua, aria, albero ,raggio di sole e anche uomo.
Diventare mondo, diventare universo. Irrilevante e sensazionale.


Essere particella in me, in te e in tutto ciò che ti accoglie.
Minuscola viaggiatrice senza perché,
porgendo la tua importanza in ogni cosa che c'è.


Immersa tra le ceneri del tempo.
Come parole mangiate lentamente,
con il sapore di vento.