Nessun confino

venerdì, giugno 15, 2012 - Pubblicato da Dan Angelo alle 15:12


Un muro divideva
la terra irrequieta e
sporca di sangue rosso.
La sopravvivenza è
dettata da un fosso
lontano dagli scorci
verdi e rigogliosi
di ulivi gioiosi
tranciati via ormai
da bulldozer infami
da storia che già sai.

Il cielo era pieno
di uccelli, nuvole
non rombo assordante
di aerei neri
con l'obiettivo fiero:
oscurare il sole
con pace devastante
di un'occupazione
e il pianto bambino.

Un dito contro l'altro
un eterno conflitto
di uno oppresso e
di uno che opprime.
Ma qui non c'è vincente
c'è gente innocente
di confini nessuno,
solo innata voglia
di pace, serenità
e non dover piangere
il dolore di nessuno.