Consapevolezza

domenica, maggio 09, 2010 - Pubblicato da Dan Angelo alle 12:56

Fate l'amore non, fate la guerra / dicono gli hippy dall'inghilterra /
sta scritto sui muri e sui cartelli / lo trovi anche da feltrinelli /
amare è facile per chi ha il conto in banca / e non deve trattare con il padrone /
Ma noi diciamo morte al padrone / guerra di classe / Rivoluzione.

Qualcosa non va. E lo si può vedere qui, lo si può vedere li, lo si puo vedere laggiù. Cos'è che non va? La risposta è molto semplice. La puoi trovare negli occhi di un vecchio malato, di un bambino che piange, in un operaio, in un minatore, in una madre, magari nel tuo stesso vicino. C'è tanta ingiustizia nel mondo. E' facile coprirsi gli occhi e vivere. O ancora peggio è facile aprire gli occhi e fare finta di niente. Accendiamo il televisore. Possiamo vedere povertà, guerre, calamità e distruzione. Pane quotidiano. Eppure a noi non ci tocca, quindi va bene no? Se non avvertiamo il dolore attorno a noi, se non vediamo terremoti, se non vediamo guerre, se non vediamo la PAURA, la RASSEGNAZIONE allora tutto va bene. Ma guardate il nostro pianeta, del suo bel colore blu, bello non credete? E noi lo abitiamo. Siamo abitanti della Terra. Lo siamo tutti no? Abbiamo una casa, un lavoro, un famiglia, magari anche dei bambini. Tuttavia apro il giornale. Mi parla di popoli che sembrano tanto lontani, eppure come me lui abita il nostro bel pianeta. Ma una casa, un lavoro o solo da mangiare o da bere, Lui non c'è l'ha. Perchè? Il suo sangue e' rosso come il mio. Il suo sorriso e' come mio. Il suo cuore è come il mio. Le sue lacrime sono come le mie. Ma la sua vita non è come la mia. E io mi chiedo perchè? Perchè?
Io Mangio. Io Bevo. Io Vivo.
Lui Non Mangia. Lui Non Beve. Lui Non Vive.
Qualcuno abbia il coraggio di dire che è giustificata tutta questa ingiustizia, di dire che è meglio fregarsene, di dire che tanto non tocca a noi. O qualcuno abbia il coraggio di dire che dato ciò siamo fortunati e quindi godiamo di questo.
Ma è così folle voler cambiare le cose? E' così sciocco volere quell'uguaglianza sociale che ci dovrebbe essere in questo mondo?
Quando il dolore è vicino e lo avvertiamo, sappiamo agire, vogliamo curare. Ma rendiamoci conto che il dolore di un bambino, di una madre, di un anziamo, di un adulto è presente ogni giorno, ogni ora, ogni minuto. Ma vogliamo tutto ciò? Mentre noi dormiamo, sogniamo, desideriamo. C'è chi non dorme, non sa cosa siano i sogni e non può che desiderare di vedere il sole del giorno seguente.
Mentre dall'alto i potenti se ne stanno sulle loro nuvole, a guardare le persone come se non contassero nulla e si sfidano tra di loro seduti davanti a un gioco da tavola. Vogliamo continuare a fare le pedine? O vogliamo cambiare, vogliamo quella giustizia e quei diritti che dovrebbero godere tutti gli uomini?
Voglio un mondo dove tutti abbiamo le stesse possibilità, magari senza i soldi. Un mondo dove non c'è nessun potente. Un mondo dove non c'è nessun povero. Un mondo senza armi, senza sottomissione. Un mondo senza ingiustizie.
Un mondo dove guardare in alto e poter dire con certezza che viviamo tutti sotto lo stesso cielo.
Fosse facile come nello scriverlo..