Funamboli

giovedì, aprile 05, 2012 - Pubblicato da Dan Angelo alle 17:06


"Ci sono gli attori. E ci sono i funamboli.
Ci sono due specie di persone.
Ci sono quelli che vivono,giocano e muoiono.
E ci sono quelli che si tengono in equilibrio sul crinale della vita.
Ci sono gli attori.
E ci sono i funamboli."

Quotidianità costruita su matasse di fili, così i funamboli della terra camminano sull'aria della terra. Una casa, un reddito, una famiglia, un rapporto: buche da sorpassare sopra un filo che si tende e si abbassa, a volte sparisce. Acrobati a ritmo di pianoforte, come l'affondare di un dito su un tasto e il colmare del cielo in nuvole. Passo dopo passo, allargate le braccia e fare un passo e uno ancora con un piede che insegue l'altro senza fermarsi mai.
Quanti suicidi in pensioni non rilasciate e cumuli di denaro usati come cartine da banche spietate. E dal filo ci si lascia cadere, guardando nella caduta le stelle rimaste lassù e a cui si cerca di dare una spiegazione del proprio gesto.
E dal filo cominciano a farti saltare una siepe e poi un muro che nasconde il limite di uno strapiombo e quanta paura nascosta in luoghi di incertezze. Qualcuno si ferma e si accuccia tremolante, rinchiuso su se stesso come un cane senza casa e senza casa attaccato saldo con le mani al filo aspettando che finisca la pioggia.
Una colonna di fumo e un campo di battaglia. Gladiatori funamboli e chi si ferma è perduto. Così il dado è tratto.
Uno, due, tre, quattro, conto i passi dei miei piedi stanchi, così incattivito, così annoiato da esser stufo di questo paesaggio. Quanta destrezza nella voglia di cambiamento, ma che sia lento districato tra il rumore del vento e immerso da un convento fatta di famiglia, studio e intento. Il mio studio, la mia ragazza, il mio voler camminare su questo filo e di passi ne ho fatti duecento. Tutto a misura di noi stessi, reinventandosi con uno stato di facebook e di carta igienica usata nei cessi. E siam così bravi e così complici da esser indivisibili e invisibili ai nostri occhi, dolci balle di fieno che rotolano rotolano e accumulano accumulano. Dobbiam accumulare. Che sian soldi o sian rabbia poco conta. L'importante è rotolar e accumular.
Quanto poco rispetto nei miei confronti, tanto da prendere le forbici e tagliare.
Fi/lo via.
Cado.