L'altalena

lunedì, gennaio 30, 2017 - Pubblicato da Dan Angelo alle 20:40


Non so.
Mi sento sempre smarrito in qualche modo mentre le cose scorrono accanto a me. L'autobus di una vita fa le sue fermate, mentre io poggio il mio gomito sulla finestra a guardare i fiocchi di un inverno che se ne va, ma che nonostante tutto tornerà.
Sarà passato anche per di qui il tenue tonante tremolare del vento che attraversa le spesse foglie lontane. Foglie talmente verdi, che sfuggono come semafori che lasciano passare il sibilo sonante di parole fini, fino al nascondersi dell'orizzonte.
Anche le parole ogni tanto finiscono, alla terra rimangono, alla terra ritornano.
E anche le parole ogni tanto mancano, magari volutamente non dette e tenute, magari volute ascoltare come briciole in fondo a tasche mai svuotate.

Al girare dei calendari il cielo si illuminava, e mio nonno minutamente le spegneva.

Non ci sono storie di eroi, di cavalieri o trombe d'eccellenza. Certe storie son rimaste lì, e lì son rimaste le pagine di un libro vecchio di cui ho potuto toccare solo la copertina delle righe di una mano, come avvicinarsi e allontanarsi al calore di una fiamma di candela. Un soffio di fiato e anch'essa si è spenta.

Per tanti motivi e tante cose, forse non ho mai conosciuto davvero mio nonno. Dunque, un bimbo gioioso andava sopra un'altalena che si avvinghiava sui rami di quell'albero rugoso e forte. Quell'albero con gli occhiali e pochi polmoni era mio nonno. Quell'albero sapevo che era sempre lì a nascondersi dietro la sua corteccia, che poco narrava ma che tanto nascondeva. Vorrei esser stato abbastanza grande da salire sopra l'altalena e afferrarne i rami, ma molto spesso ero così piccolo che cadevo a terra e rimanevo a giocare con le formiche.

E così, ad un certo punto non era più il tempo dell'altalena. L'inverno si è portato via le tue foglie e di fretta e furia cerco anche io di mettermele in tasca, ma anch'esse rimangono briciole.
A guardare in fondo alle mie tasche, però mi regali questo pensiero.
In qualche modo di diventare albero anch'io e come te toccare il cielo.